Successioni

La successione è lo strumento che permette agli eredi del defunto (il De Cuius) di subentrare allo stesso nella disponibilità di quanto da lui posseduto in vita.

Il Caf Acli vi offre la possibilità di poter godere di un servizio completo e sicuro, garantendovi l’applicazione corretta delle normative di legge nella stesura, nell’iter burocratico presso gli Uffici competenti (Agenzia Entrate, Catasto) e nel calcolo delle imposte.

 

 

LA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE VA PRESENTATA:

 

nel caso in cui:

avvenga il decesso di una persona, di cittadinanza italiana o no, agli eredi sono trasferiti beni mobili e/o immobili soggetti all’imposta principale di successione
– Beni immobili soggetti all’imposta di successione sono tutti i fabbricati e i terreni siti nel territorio italiano e estero per la quota posseduta dal deceduto
– I beni mobili sono tutte le forme di deposito e di investimento per la quota del deceduto valorizzate alla data del decesso eccettuate le forme di investimento in titoli garantiti dalla Stato. Gli istituti di credito sono obbligati per legge a bloccare tutte le posizioni intestate o cointestate a deceduti , (possono essere liquidate ai cointestati solo le quote dei conti correnti e libretti)
(solo per i deceduto dal 25.10.2001 al 03.10.2006 la dichiarazione di successione è dovuta solo in presenza di beni immobili nell’attivo ereditario)
I beni si trasmetto agli eredi dalla data di morte e quindi da quella data si trasferisce anche l’onere fiscale in genere: IRPEF, IMU, ecc.

 

a chi e’ rivolta:

è un documento fiscale con il quale un erede si incarica di dichiarare i dati di tutti gli eredi e di tutti i beni trasmessi dal deceduto e fiscalmente imponibili
Per la delicatezza e la complessità della materia, dove la normativa fiscale si interseca con la normativa civilistica (es. il diritto di famiglia del codice civile) è bene farsi assistere da persone competenti e responsabili
Il CAF ACLI qualificato da anni di esperienza e dal continuo aggiornamento sulle novità fiscali è a vostra disposizione

 

dove va presentata la dichirazione e entro quali termini:

La dichiarazione va presenta all’Ufficio Territoriale delle Entrate competente in base all’ultima residenza del deceduto entro un anno dalla data del decesso
A volte, per il mancato allineamento di atti di trasferimento o variazioni catastali si presentano dei problemi nella corretta individuazione dei cespiti immobiliari pertanto è bene attivarsi il prima possibile per avere il tempo per sanare le irregolarità ed evitare eventuali sanzioni per presentazione tardiva.

 

I costi da affrontare

Alla fine di questo excursus è necessario accennare al tipo di tassazione alla quale verrà sottoposta la dichiarazione di successione appena compilata.
È possibile dichiarare un “valore automatico”, secondo quanto previsto nella vigente legislazione dal DPR 131 del 26 aprile 1986 e perfezionato dalla legge 152 del 13 maggio 1988, che permettono di dichiarare un valore “uguale o superiore” a quanto derivante dalla rendita catastale: per gli immobili urbani tale valore andrà moltiplicato per 100 ed aggiornato con i coefficienti stabiliti per le imposte sul reddito; per i terreni sarà pari a 75 volte il reddito domenicale e aggiornato con i coefficienti stabiliti per le imposte sul reddito (art. 52, comma 4, D.P.R. 131/1986). Quanto sopra non viene adottato, come metodo di valutazione, per i terreni edificabili per i quali deve essere dichiarato il valore venale dello stesso.
Essendo pervenuti alla determinazione del valore dell’asse ereditario, andiamo a elencare quali tasse il cui pagamento è dovuto prima della presentazione della dichiarazione di successione (con il mod. F23) e senza possibilità di rateizzazione. Innanzitutto deve essere compilato, su apposito modello dell’Agenzia delle entrate (modulario entrate 006), l’autoliquidazione dove verranno quantificate le seguenti imposte, relative esclusivamente all’asse ereditario e riguardante i soli beni immobili:
– imposta ipotecaria pari al 2% sul valore complessivo dei beni immobili (codice tributo 649T);
– imposta catastale pari all’1% sul valore complessivo dei beni immobili (codice tributo 737T);
– tassa ipotecaria nella misura fissa di euro 35,00 per ogni nota di trascrizione (codice tributo 778T);
– imposta di bollo in misura fissa di euro 58,48 per ogni formalità di trascrizione (codice tributo 456T);
– tributi speciali in misura fissa di euro 18,59 (codice tributo 964T).

La materia è molto ampia e verrà affrontata insieme ad un consulente presso una delle nostre sedi (indicare con un link le sedi dove si può fare una successione)

 

riepilogando:

L’imposta di successione è liquidata direttamente agli eredi dall’Agenzia delle Entrate con avviso di liquidazione a tutti gli eredi che ne rispondono in solido fra loro.
Questa imposta non sempre è dovuta in quanto dipende dal grado di parentela degli eredi con il deceduto e dal valore complessivo dichiarato (la somma di tutti i saldi dei beni mobili dichiarati, dal valore dei beni immobili determinato dalla rivalutazione delle rendite catastali rivalutate con coefficienti specifici, valore di arre edificabili, valore di aziende, ecc.) abbattuto dalle franchigie previste sempre secondo il grado di parentela

In presenza di beni immobili sono sempre dovute le imposte ipocatastali calcolate sul valore dei soli immobili dichiarati (eventualmente ridotte per i casi in cui ricorre la condizione di prima casa) versate prima della presentazione all’Agenzia delle Entrate

Sempre solo in presenza di beni immobili spese di visure e volture catastali

 

DOCUMENTI NECESSARI

I documenti da presentare sono:

  • Certificato di morte (o autocertificazione);
  • Stato di famiglia del defunto e degli eredi (o autocertificazione);
  • Eventuale documentazione delle passività (debiti del defunto, spese funerarie);
  • Se tra i beni caduti in successione ci sono terreni o fabbricati è indispensabile presentare l’atto attraverso il quale il defunto ne era divenuto proprietario (rogiti di acquisto o dichiarazione di successione);
  • Visure catastali recenti di terreni e fabbricati che entrano nella successione.

 

Per maggiori e dettagliate informazioni vi invitiamo a rivolgervi presso una delle nostre sedi per un colloquio con un consulente.


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