Floodin in Sardinia, Acli's commitment to support the affected populations.

“Piangiamo le vittime e aiutiamo i cittadini coinvolti. Purtroppo nell’Isola manca una cultura della prevenzione”.

The ACLI of Cagliari is della Sardegna sono mobilitate a sostegno dei tanti cittadini colpiti dall’alluvione che ha messo in ginocchio l’Isola. La macchina organizzativa dell’associazione sta lavorando a pieno ritmo per aiutare chi, in conseguenza del nubifragio, ha perso la casa o si è vista distrutta l’azienda. E’ stato attivato un conto corrente per le donazioni e attraverso i circoli sul il territorio regionale è iniziata la raccolta dei beni da destinare alle famiglie che hanno perso tutto.

A poche ore dall’apice della tragedia, è però già il momento di interrogarsi sui motivi e le responsabilità del disastro. “La devastazione che ha colpito la Sardegna probabilmente si poteva evitare o comunque attenuare – denuncia il presidente delle Acli di Cagliari, Mauro Charter – Sembra invece che non si sia imparato nulla dalle recenti tragedie di Villagrande is Capoterra”.

“È noto che l’Isola è una regione ad alto rischio idrogeologico – prosegue Carta – A ciò si aggiunge il ruolo dell’uomo, che con la speculazione edilizia and the sfruttamento del suolo ha messo ancora più a rischio il territorio regionale”.

“Cosa possiamo fare ora? – si domanda Carta – Possiamo solo rimboccarci le maniche, ribadendo però con forza che in Sardegna bisogna sposare la cultura della prevenzione. Servono più risorse per la manutenzione del territorio, serve un sistema più efficiente di crisis management e serve un’opera di sensibilizzazione e formazione dei cittadini rispetto a queste emergenze. Solo diffondendo questa cultura si potranno evitare disastri come quello ha gettato nella disperazione un’intera Isola”.

I Circoli Acli che hanno attivato la raccolta: Cagliari Circolo Lattuca Is Mirrionis, Circolo Acli Mandas, ACLI Senorbì, Circolo Acli Selegas, Acli Elmas, Circolo Acli Mind your Mind di Ussaramanna.